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al testo di Mariano Bonato
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L'acquamarina specchia mille luci sul tuo collo di fragile bottiglia, ove raccogli l'acqua, la conchiglia ubriaca di vento, il sale, e riluci
in te stessa come la corda tesa dall'ancora arroccata sottochiglia, vortice, schiuma ed alga sulle ciglia accoccolate dalla luna accesa.
Sei volo di gabbiani e roccia dura, sei sangue che ribolle di tempesta, sei tramonto di sabbia che s'imbruna.
Ora che di domani porti pura essenza, sulle scogliere dell'estasi stampi il mio sogno di sentirmi luna. |
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